San Juan

Ciao a tutti,

lunedì abbiamo consegnato il quarto e ultimo progetto, che riguarda la riabilitazione di un gruppo di casette di pescatori che si affacciano su un fiume, il barranco del Carraixet. Questa volta, al contrario delle altre, non l’ho vissuta come una liberazione, pronta a eliminare la voce dalla mia lista delle cose da fare, al contrario, domenica, una volta terminato il lavoro, mi sono ritrovata a voler fermare il tempo, a volerlo dilatare a dismisura per poter approfondire questo lavoro e soprattutto l’amicizia che si è creata tra i membri del gruppo. Mi dispiace solo di non averli conosciuti prima, di non aver trascorso più tempo con loro.

All’inizio del corso ho commesso un errore imperdonabile, li ho giudicati senza conoscerli, come se li avessi visti attraverso uno specchio che però non rifletteva il mio pensiero, e nemmeno la loro persona. Però sono felice che tutto si sia risolto per il meglio, e ora so di aver lasciato un bel ricordo, e che loro occuperanno sempre un posto nel mio cuore e nei miei ricordi.

Il progetto che abbiamo creato insieme è stato frutto di una collaborazione fantastica, in cui le idee di tutti si sono fuse all’unisono e sono cresciute e maturate fino ad ottenere un risultato finale condiviso, che ha beneficiato del lavoro di tutti.

La sera della presentazione abbiamo dato il via ai festeggiamenti, approfittando della festa di San Juan, che è una festa di antichissime origini in cui si celebra la notte più corta dell’anno. Anticamente, la gente viveva in funzione del sole, e si era resa conto che in un determinato momento, il sole perdeva la sua intensità e i giorni iniziavano a diventare più corti. Fu così che iniziarono a celebrare il rito, e attraverso l’uso del fuoco aiutavano il sole a diventare più forte.

In questa festività due elementi naturali, il fuoco e l’acqua assumono una grande importanza. Infatti accendere fuochi sulla spiaggia, e saltare le onde del mare sono considerati di buon auspicio.

Il fuoco, oltretutto, è un elemento purificatore, e per quanto ho potuto vedere vivendo qua a Valencia, è ampiamente utilizzato in questo senso. Pensiamo anche a las fallas, in cui si bruciano le sculture di carta pesta; tutti questi riti hanno come obiettivo la purificazione ottenuta attraverso il fuoco.

Di fronte a questo fuoco purificatore, ho passato al setaccio questa esperienza, e, contrariamente a ciò che accade normalmente in cucina, ho tenuto con me tutte le parti più grosse, le più importanti, e ho lasciato cadere sul fuoco le parti fini, quelle che non mi hanno lasciato nulla e che quindi non hanno né avranno nessuna importanza.

A presto.

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